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Le prime notizie storiche su Bevagna coincidono con la conquista romana dell’Umbria, anche se esistono tracce di insediamenti umani fin dall’età del ferro e significativi rinvenimenti archeologici confermano la presenza degli Umbri nel territorio bevanate.

Municipio romano (90 a. C.), ascritto alla tribù Aemilia, è al centro della grande viabilità impostata dai romani con la via Flaminia (220 a. C). La diffusione del Cristianesimo è causa di numerosi martiri tra cui San Vincenzo, primo vescovo e patrono del paese.

Bevagna fece quindi parte del Ducato di Spoleto e, successivamente (774), dello Stato della Chiesa, anche se continua a dipendere dall’Impero.

Dopo il Mille è costituita in libero Comune retto da Consoli, vive vicende alterne nella soggezione alla Chiesa e all’Impero ma resta sostanzialmente fedele alla prima fino all’avvento dell’Unità d’Italia.

 

Cosa visitare a Bevagna?

  • Palazzo Municipale – progettato dall’architetto Andrea Vici alla fine del ‘700, conserva all’interno l’Archivio e la Biblioteca Comunale;
  • Pinacoteca – si può ammirare la cassa lignea del Beato Giacomo Bianconi dipinta dal Fantino nel 1589; la Madonna con i SS. Francesco e Bernardino, sempre del Fantino; la Madonna con il Bambino di Dono Doni, la Sacra Famiglia di Corrado Giaquinto e altri dipinti di Andrea Camassei e Carlo Lamparelli;
  • Chiesa di Santa Maria Laurentia;
  • Chiesa di Santa Maria della Consolazione – costruita nel ‘700, conserva all’interno una bella statua di Cristo Risorto della fine del XVI secolo; all’altare maggiore la Sacra Famiglia dipinta da E. Parrocel nel 1738;
  • Trivio– identificato come la zona ove sorgeva il Foro in età imperiale, è costituito dall’incrocio della via Flaminia, decumano massimo, con l’attuale via Crescimbeni e Santa Margherita, cardo massimo dell’antica Mevania, orientato lungo l’asse viario Spoleto – Perugia;
  • Chiesa e monastero di S. Margherita – nella chiesa, ristrutturata nel ‘600, si può ancora ammirare una bella pala dipinta da A. Camassei, che raffigura Il martirio di Santa Margherita. Il monastero, fondato nel 1271, conserva all’interno una suggestiva Scala Santa affrescata dal Providoni;
  • Chiesa e monastero di S. Maria del Monte – la chiesa prende il nome dall’antico monastero benedettino posto sul Monte sopra Bevagna e qui trasferito nel 1555;
  • Chiesa di San Vincenzo – oggi sconsacrata, la chiesa era dedicata al Santo patrono di Bevagna;
  • Teatro Romano – le abitazioni, costruite sopra i resti romani, seguono la curvatura del teatro che si appoggiava sul pendio della altura e si affacciava sulla via Flaminia. All’interno di case private sono visibili i cospicui e significativi resti dei due ambulacri che fungevano da sostegno alla cavea.
  • Tempio – il tempio era originariamente orientato verso il Foro; il fianco e la facciata posteriore, tuttora conservati, presentano un rivestimento in opus mixtum e decorazioni con semi-colonne e paraste. Risale al II sec. d. C.;
  • Edificio delle Terme – del complesso termale rimane il frigidarium, formato da nicchie decorate a mosaico a tessere bianche e nere. I recenti restauri hanno messo in evidenza tracce del calidarium. Il bel mosaico, del II secolo d. C., di pregevole e raffinata fattura, si ispira al mondo marino;
  • Chiesa di San Francesco – edificata alla fine del XIII secolo sulla antica chiesa dedicata a San Giovanni Battista, sorge sul luogo più alto della città, dove sicuramente era un tempio romano;
  • Chiesa di San Filippo – costruita nel 1725 accanto alla preesistente chiesa della Madonna della Provvidenza, la chiesa è ad unica navata, arricchita da una elegante decorazione a stucco. Gli affreschi, del 1757, sono attribuiti a Domenico Valeri;
  • Chiesa di S. Agostino – fu fondata, insieme all’originario convento degli agostiniani, nel 1316 nei pressi della più antica chiesa di San Pietro;
  • Chiesa di S. Maria filiorum Comitis – edificata da Rainaldo I conte di Antignano, la chiesetta, oggi sconsacrata, è la più antica tra quelle conservate: se ne hanno notizie fin dal 1198;
  • Santuario della Madonna della Valle – in mezzo a boschi di castagni e querce, il , di antiche origini, ma completamente ricostruito nel 1934;
  • Borgo fortificato di Gaglioli – cinto di mura con un potente torrione;
  • Torre del Colle – antico feudo dei conti di Antignano, borgo cinto di mura;
  • Convento dell’Annunziata (XI sec.);
  • Pian d’Arca – l’edicola che ricorda la predica agli uccelli di S. Francesco;
  • Limigiano – antichissimo borgo di cui si ha notizia fin dal 1058 e dal quale si gode un ampio panorama verso Collemancio– con i resti dell’antico insediamento di Urvinum Hortense;
  • Castelbuono– libero Comune nel medioevo che, nel momento di massimo splendore, poté annoverare ben cinque chiese all’interno delle sue mura.