Distanza

8 Km

Per la sua incantevole posizione geografica, sul vertice di un ameno colle (473 mt.), che si erge al centro delle valli del Clitunno, del Topino e del Tevere, la città è stata definita ”Ringhiera dell’Umbria”. Celebre altresì per gli affreschi delle sue chiese, che ne fanno un punto di riferimento essenziale per la conoscenza della pittura umbra. Inoltre i suoi santuari rappresentano, nel turismo religioso, una tappa importante, ancora quasi tutta da scoprire, della spiritualità umbra.

Montefalco fu centro abitato fin dalla più remota antichità.

Probabile “pago” rurale, conserva memoria in una rara epigrafe del ‘marone’ (magistrato tipico degli antichi umbri).

Durante il periodo romano il colle si popolò di ville patrizie, di cui permane il ricordo nei toponimi: Assegnano, Camiano, Colverano, Rignano, Satriano, Vecciano.

Numerosi resti epigrafi e scultorei (Museo Comunale, Chiostro di San Fortunato) testimoniano, nonostante le molte dispersioni, il periodo più antico e meno noto.

Cosa visitare a Montefalco?

  • Chiesa Museo di San Francesco – essa rappresenta una sintesi della storia, della cultura e della tradizione di Montefalco;
  • Palazzo del Comune (sec. XIII – XIV);
  • Chiesa di San Filippo Neri (sec. XVIII) oggi teatro;
  • L’oratorio Ex chiesa di Santa Maria di Piazza (sec. XIII) e significativi esempi di residenze signorili del XVI secolo;
  • Chiesetta di Santa Lucia (fine sec. XII);
  • Chiesa di Sant’Agostino della comunità degli agostiniani – qui hanno operato diversi pittori tra cui Ambrogio Lorenzetti e Bartolomeo Caporali;
  • Chiesa di Sant’Illuminata (sec. XVI) impreziosita da affreschi di Francesco Melanzio e di altri pittori umbri;
  • Chiesa di San Leonardo – annessa ad un monastero di clarisse dove si vedrà una grande tela del Melanzio;
  • Santa Chiara da Montefalco agostiniana (1258 – 1309) – nel Santuario si trovano le reliquie della Santa e la cappella di Santa Croce, decorata nel 1333 con affreschi di Scuola umbra, di eccezionale valore.